Piazza Roma

Piazza Roma, conosciuta anche come Piazza della Dama, è il vero e proprio cuore pulsante del paese. Negli anni Trenta, durante i lavori di rifacimento, furono abbattuti tutti gli edifici posti nella zona nord del centro storico, ad eccezione delle due torri, per creare uno spazio aperto, affacciato sulla vallata sottostante. Negli anni Cinquanta, in sostituzione alla precedente pavimentazione, al centro della Piazza, vennero poste delle lastre bianche e nere a formare una scacchiera, segno inconfondibile di Castelvetro che, ogni anno a settembre, diventa la protagonista delle rievocazioni storiche rinascimentali in ricordo dei festeggiamenti della famiglia Rangoni in onore del poeta Torquato Tasso, durante il suo soggiorno a Castelvetro.

La Torre dell’Orologio, a pianta quadrata e struttura a scarpa, domina da Piazza Roma il territorio circostante e rappresenta ciò che resta dell’antica struttura fortificata nel lato est del castello, i cui ultimi resti furono demoliti negli anni Trenta. L’edificazione della Torre risale probabilmente al XIII secolo ma essa subì varie trasformazioni con il passare del tempo. Dopo una prima distruzione per mano bellica nel 1326, la Torre venne riedificata dai Rangoni. Quasi duecento anni dopo, il terremoto del 1501 la distrusse parzialmente ed in seguito essa assunse caratteristiche prettamente civili. Successivamente, venne ridotta a campanile ricavando una cella campanaria con quattro monofore su ciascuno dei suoi lati, sui quali vennero inseriti orologi in aggiunta alla meridiana già presente.

La Torre delle Prigioni, risalente al XIV-XV secolo e costruita interamente in laterizi, è a pianta quadrata e presenta una struttura a scarpa che le conferisce maggiore stabilità. La parte superiore ha la caratteristica forma a sporgere con copertura a falde, mentre alla base una porta dà accesso al primo ambiente nel quale una botola collegata ad un cunicolo conduceva anticamente fuori dal castello. Una ripida scala in quercia permette invece la salita al primo piano dal quale, attraverso una angusta scala a chiocciola, si giunge al piano sovrastante dove è tuttora visibile una pesante porta che chiudeva l’antica prigione. L’edificio infatti fungeva da carcere e sulle pareti sono rimasti i segni lasciati dai detenuti. Il terzo piano offre una ampia vista sulla vallata sottostante.

Il Palazzo Comunale, anticamente noto come Palazzo del Secondogenito, incornicia il lato sud di Piazza Roma e fu abitato fino all’età napoleonica da un membro della nobile famiglia Rangoni. Con l’avvento al potere di Napoleone, i feudi vennero soppressi e Castelvetro si costituì Municipalità, dipendente dall’amministrazione centrale di Modena. Il Palazzo venne sistemato tra il 1935 e il 1937 tramite il rifacimento della facciata.

A ovest della Piazza, in continuità con la Torre delle Prigioni, si trova invece Palazzo Rinaldi con la sua facciata in stile neogotico-medievale e merlatura ghibellina, costruita in armonia con il Palazzo Comunale a seguito del rifacimento della Piazza negli anni Trenta. Al suo interno, restano segni dell’abside della vecchia Chiesa Parrocchiale.

 

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  • Piazza Roma 41014 Castelvetro di Modena (MO)
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